Cucina

Lo “Scarpone” di Sulmona: la ricetta

Avete provato e scoperto e assaggiato tante ricette tradizionali, ma forse non le conoscete ancora tutte… e soprattutto non conoscete lo Scarpone, questo delizioso biscotto al cioccolato, con canditi e uvetta, che coniuga il gusto umido pastoso del mosto cotto con la secchezza aromatica del cacao e dalla frutta secca, un dolcetto non proprio leggero… ma beh, decisamente invitante.

Originario della valle Peligna e in particolare della città di Sulmona, lo Scarpone era in passato il dolce delle grandi occasioni. Era tradizione prepararlo per Natale, ma non poteva mancare ai matrimoni, ai battesimi e a tutte le altre feste più importanti. Grandi o piccoli che fossero, venivano preparati seguendo una ricetta che si tramanda ancora di madre in figlia e di nonna in nipote.

Procuratevi:

300g di farina doppio 0

300g di mosto cotto

60g di zucchero semolato

60g di cioccolato fondente

60g di olio extravergine d’oliva

Circa 100g tra noci e mandorle

30g di cedro candito

30g di uvetta

30g di cacao amaro

14g di lievito

E un pizzico di cannella.

Cominciate col mettere a mollo l’uvetta per farla rinvenire. A parte triteremo le mandorle e le noci piuttosto grossolanamente e procederemo con lo spezzettare anche uvetta a cedro candito: non è indispensabile, ma diffonderà meglio il sapore, rendendolo più equilibrato.

Come prima cosa si uniscono il cacao e la farina. Amalgamateli per bene, e se necessario setacciateli per ridurre tutti i grumi. Farina e cacao si amalgamano tra loro, e si passano al setaccio. Potete unire allora lo zucchero, il lievito, la frutta secca, i canditi… e una spolverata di cannella. Colate poi l’olio, e infine… la cioccolata sciolta.

L’ingrediente segreto lo aggiungeremo soltanto adesso: il mosto cotto, che ci aiuterà a stringere l’impasto senza bisogno di unire ulteriori liquidi.

Mescolate il tutto con le mani, oppure aiutandovi con un pratico cucchiaio di legno. Quando l’impasto per gli scarponi è pronto, procuratevi una ciotolina d’acqua. Ci servirà per inumidirci le dita: in questo modo, sarà più facile appallottolare e poi schiacciare l’impasto, dandogli la forma di biscottone rotondo e piuttosto schiacciato. Scegliete voi la dimensione che preferite: i nostri saranno piuttosto piccini, così sarà più comodo mangiarli.

Cuocete in forno a 150-180° gradi per circa una decina di minuti.

È importante non farli cuocere completamente: li toglieremo poco prima di arrivare a cottura ultimata, così conserveranno un cuore umido e morbido all’assaggio.

Finalmente pronto, lasciatelo stare appena un pochino e poi potrete gustare il vostro scarpone con un bicchierino di buon ratafià.

E se volete tenerne qualcuno da parte, metteteli in una scatola di latta e lasciateli stare. Si terranno in quel mondo anche per diversi giorni. Ma il discorso in fondo resta sempre lo stesso. Potrà anche conservarsi, ma è difficile che sopravviva così a lungo!

Ventinove anni e un nome insolito. Ho cominciato a scrivere storie poco più tardi di quando ho cominciato ad ascoltarle, prima da mia madre, poi da mia nonna, poi da chiunque ne avesse una da raccontare.

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