Diario
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La prima neve di primavera
Quando ci siamo svegliati, questa mattina, nevicava: la prima nevicata dell’anno, il 24 marzo. Uscire con l’ombrello nel recinto di casa, affondando nella neve fitta fitta che copre l’erba e le margherite, fa uno strano effetto. In questa primavera che è arrivata in anticipo, anomala per il caldo e poi per il silenzio, per l’impossibilità di uscire, la neve non è che l’ennesima stranezza di un clima impazzito, confuso, imprevedibile. Tutti gli alberi sono già fioriti. Il mandorlo, pioniere nel risveglio dall’inverno, è già coperto di foglie, e piccole mandorle acerbe ne tempestano i rami. Sotto il ticchettio morbido della neve resta immobile, quasi stupito. L’albero di susine, già verde,…
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Ultime foto nella natura: quando tutto sembrava solo normale
Sembrava tutto così normale quattordici giorni fa. La primavera era nel pieno delle fioriture, un po’ in anticipo per il caldo inaspettato. Il cielo si copriva a tratti (qualche ora dopo, lungo la strada, avrebbe piovuto) e il rumore delle macchine riecheggiava al di là dei rovi. Le persone erano uscite a passeggiare e a correre. Da questo scampolo di terreno, chiuso dall’asfalto su entrambi i lati, anche coperti dalle canne ormai secche, ci sembrava di essere costantemente al centro dell’attenzione: chiunque passava lanciava uno sguardo – le persone sono sempre curiose di vedere qualcuno che scatta foto, specialmente in mezzo ai fiori. Faceva fresco, nonostante le maniche di camicia,…
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Fine dell’inverno a Passo San Leonardo
È strano trovarsi a scrivere di un inverno mai iniziato quando la primavera già schiude i fiori sugli alberi di mandorlo. L’ultima neve, un sottile velo di bianco sulle foglie cadute, si è rivelata soltanto in alta montagna. La prima di questo breve inverno e anche l’unica. Con le sue poche tracce sparse sul terreno come chiazze di glassa, sono apparsi più nitidi i colori della natura. I boschi rosati, il fondale tappezzato d’erba giallastra, i tronchi bruni, e le siepi rossastre. In fondo al sentiero c’era un tholos di pietra, grigio e scurito dal muschio. Durante gli inverni passati la neve ricopriva queste costruzioni fino a renderle invisibili: collinette…
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Mandorli in fiore a Capestrano
Ogni stagione ha i propri colori, i propri odori, i propri luoghi. Quando sboccia la primavera e i mandorli, primi a fiorire tra tutti gli alberi da frutto, si coprono di stelle bianche, il nostro luogo del cuore è Capestrano (AQ). Tra queste contrade, con le strade solitarie e i casolari abbandonati, gli ultimi grandi mandorli rimasti esplodono in tutto il loro splendore. Dico “ultimi” perché un tempo la nostra regione era piena di alberi di mandorlo. Oggi ne resistono pochissimi, sparpagliati qua e là sul ciglio delle strade. A primavera è facile riconoscerli: nuvole di petali bianchi tra i rami spogli degli altri alberi, ancora senza foglie e ancora…
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Passeggiata a Navelli
Vivere in Abruzzo vuol dire poter scegliere su due piedi tra mare e montagna, e con massimo un’ora scendi e sali dall’una all’altra, trovandoti di fonte a panorami assolutamente diversi tra loro. Capita a Navelli, borgo basso-medievale del territorio aquilano, noto in tutta Italia per il suo prezioso zafferano. In un sabato pomeriggio, che non è dei climi migliori, Navelli ci accoglie col suo colorito rosato, stagliandosi maestosa contro un cielo bianchissimo. Come tutti i paesi abruzzesi, anche questo scrigno di pietra e malta è fatto a scale: una pressoché infinita varietà di gradini che si avvitano a ridosso del colle, conducendo il visitatore fin sulla cima, da dove è…
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St’anno “la live s’arcoije” in anticipo
Primo giorno di raccolta dell’ulivo, data 17 ottobre. Mai raccolto l’ulivo prima dell’inizio di novembre. Lo Zio, capitano indiscusso di ogni nuova spedizione agricola, ritorna sulle decisioni di una vita e decreta che quest’anno non c’è altro da fare: «La live s’arcoje in anticipo». Galeotta fu la mosca. La raccolta inizia sul tardi, verso le nove del mattino. Non c’è più la forza di un tempo di svegliarsi all’alba e sorprendere con gli abbacchiatori in mano il sole che si affaccia dalle colline. Oggi si scende in campagna quando il mattino è già chiaro. È la prima raccolta dell’ulivo senza la nonna. Un altro pezzo del puzzle che se ne…
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Il lungo autunno a colori
Arriva dicembre, nell’aria fredda del primo pomeriggio comincia a sentirsi l’odore acre del fumo che sale dai camini. Il cielo è spoglio, slavato di nuvole chiare. Ma gli alberi curiosamente non hanno ancora abbandonato del tutto i loro colori. È un autunno lungo, che sembra non voler cedere completamente il passo all’inverno. Camminando per la campagna, i rossi e i gialli si mescolano, catturando la poca luce del sole rimasta sospesa. Si scorgono i vigneti, tempestati di ogni colore possibile. I dorsi delle colline ne sono rivestiti dall’alto in basso, e sembra che la natura si sia avvolta in una coperta di stoffe diverse assemblate tra loro sulla linea dei…