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I “Cavicioni” di Natale: la ricetta della nonna
Se Natale profuma di candele, di aghi d’abete, e di biscotti di pan di zenzero… non siete in Abruzzo: da queste parti l’odore che presagisce il Natale è quello dell’olio che frigge: perché la nonna, per Natale, frigge almeno una “kilanna” di cavicioni. Ed è già all’opera. Cominciate anche voi col preparare il ripieno. Servono: Mandorle; Noci; Un bicchierino di mosto cotto dello zio; E… questa. Ve la ricordate? È la scrucchijata d’uva, che abbiamo preparato per tempo proprio in previsione delle feste. La prima operazione prevede la tostatura delle noci. Lasciatele in forno giusto il tempo di scottarle, poi armatevi di santa pazienza: dovete spellarle, eliminando per quando possibile…
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Le “Totere” di Casoli: storia e ricetta
Cominciate a sentire l’odore del Natale? Forse altro non è che il profumo delle Totere, che da Casoli, in quel della Maiella, giunge fino a voi, ovunque voi siate nel mondo. Odore di olio che frigge, odore di crema, odore di limone che a tinte acidule riempie l’aria di aliti natalizi, riportandovi indietro a qualche centinaio di anni fa… La leggenda vuole che sia nata sul finire dell’Ottocento, dalla fantasia creativa e geniale di un giovane casolano di nome ignoto, che dalla magica e romantica Napoli «della Belle Époque» avrebbe riportato in patria una rivisitazione a tutti gli effetti tradizionale ma originalissima. Parliamo della “Totera”, forma italianizzata del casolano “totere”…